TECNICHE HVLA
Cosa sono le tecniche HVLA?
Le manovre HVLA (High Velocity Low Amplitude) sono tecniche dirette che usano forze ad alta velocità e bassa ampiezza sulle articolazioni di tipo sinoviale in quasi tutte le parti del corpo dove vi è un’articolazione, per esempio:
- colonna vertebrale;
- tratto lombare;
- dorsale e cervicale – perone;
- ossa del piede;
- avambraccio;
- mano.
Sono ampiamente utilizzate in ambito osteopatico, chiropratico e fisioterapico.
Tecniche HVLA dirette
Possiamo definire la manipolazione HVLA (high-velocity, low-amplitude) come una tecnica diretta, che utilizza cioè forze ad alta velocità e ridotta ampiezza; chiamata trattamento di mobilizzazione con veloce impulso dove i capi articolari vengono posizionati portandoli al limite della barriera di restrizione.
Ovvero sono tecniche molto rapide (alta velocità) che vengono fatte in un spazio anatomico molto piccolo (bassa ampiezza).
Quando si usano?
Si usano per trattare le problematiche legate all’alterazione di mobilità, in cui il range di mobilità rimarrà all’interno dei limiti fisiologici articolari, ma non sarà simmetrico perchè in alcuni parametri risulterà essere libero di raggiungere la barriera fisiologica, mentre in altri risulterà limitato (barriera di restrizione).
L’obiettivo finale è il ripristino del movimento articolare che si è perso.
Queste tecniche non si usano quando l’alterazione di mobilità é dovuta a cause di tipo patologico: processi infiammatori acuti in atto, in pazienti con osteoporosi o in caso di malattie come tumori ossei e artrite reumatoide.
Quali sono gli effetti di queste tecniche?
Effetti meccanici:
– Rottura di aderenze intra-articolari di depositi di fibrina (tessuto cicatriziale)
– Aumento dell’escursione articolare ovvero capacità di una o di un insieme di articolazioni di “muoversi” liberamente per tutto il proprio range di mobilità;
– Riequilibrio della pressione discale
Effetti neurologici:
– Ipoalgesia (riduzione del dolore);
– Rilascio della muscolatura riflesso
E il Crack?
Il rumore di schiocco che accompagna la tecnica è dovuto alla pressione negativa che si crea durante
l’allontanamento delle faccette articolari. Quando vengono separate bruscamente, si creano delle micro bolle di vuoto nelle quali precipitano i gas disciolti nel liquido sinoviale (azoto e ossigeno).
Per concludere…
L’utilizzo di queste tecniche è una scelta che si esegue dopo un’attenta e accurata diagnosi e valutazione.
Tutti i trattamenti vengono eseguiti in base al paziente e soprattutto alla disfunzione da trattare.
FEDERICO TAGNOCHETTI OSTEOPATA A VARESE
Se hai problemi alla colonna verticaele, alle mani o alle ossa i puoi contattarmi per una valutazione del problema.
Federico Tagnochetti, classe 1993, osteopata D.O., BSc. Ost. (Hons).
Ho conseguito nel 2019 il Diploma in Osteopatia presso AIMO – Accademia Italiana di Medicina Osteopatica al termine di un corso full-time della durata di 5 anni e il Bachelor of Science (Honours) in Osteopathy presso il British College of Osteopathic Medicine di Londra.